Parlo da solo
· 1 min · #personal
Sempre più spesso mi sorprendo a parlare da solo. Mi preoccupa la cosa, forse più di quanto dovrebbe.
La particolarità è che, parlando, non mi rivolgo a me stesso ma ad un inesistente interlocutore. E credo
che la mia mente crei scenari di interviste in tv/radio o di discussioni tra amici solo per poter dare un nome
— o comunque una "forma" — all'interlocutore, che sia quella del giornalista o del mio amico.
Che ogni tanto finga di essere intervistato (essendo ormai famoso grazie alla mia musica o ai film in cui ho
recitato) lo reputo abbastanza normale, grazie a meme vari su internet ho scoperto di non essere il solo; fa quasi
tenerezza.
Che finga invece di parlare ai miei amici è già più preoccupante; è perché mi sento solo? è perché nonostante
ci conosciamo bene non mi sento libero abbastanza da poter parlare di ciò che mi appassiona e mi incuriosisce?
è per questo che butto tutto in questo diario? per vergogna?
Ma soprattutto, mi spaventa che questi scenari immaginari siano fin troppo lucidi, vividi, e frequenti.
Che questa mia tendenza al daydream sia sintomo di inadeguatezza? di ansia e incapacità di
affrontare la realtà a testa alta e in maniera continua?