Il primo vero sole
· 4 min · #journaling
Oggi è il primo giorno di vero sole primaverile. Che gioia!
Ieri ho provato a fare i brownies. Non sono venuti affatto male.
Avevo visto una ricetta assurda: solo uova, farina, banana schiacciata e cacao in polvere, due minuti in microonde ed erano pronti. Era troppo bello per essere vero — e infatti, cercandola non ho trovato nulla del genere. Ho ripiegato sui consigli di GialloZafferano, che non mi ha mai deluso, per le pochissime volte che ho cucinato.
La ricetta è comunque semplice, e lo dico proprio perché ci son riuscito io che non ho mai fatto un dolce prima, ma un po' mi disgusta la quantità di burro che ho dovuto usare.
Il timore che avevo si è rivelato realtà: cucinare fa perdere l'appetito. Non che la cosa mi preoccupi o dispiaccia più di tanto; potrebbe essere un buon modo per dimagrire: cucinare per non mangiare. Poi, ho questa fantasia in testa già da un po', stupida forse, di cucinare dolci, torte, ... e far assaggiare poi i risultati ai miei vicini.
Ho paura di rimanere troppo deluso dalla mia vita fuori da qui, da casa dei miei. Ho paura che il lavoro mi prosciughi le energie e non mi permetta di fare nulla di quello che fantastico ora (cucinare, camminare, scrivere, comporre, ...).
La vita è bella quando non pensi al futuro.
L'ISIS ha rivendicato l'attentato di Mosca... e il mondo non ci crede. Che situazione assurda, che fine di merda che stiamo facendo. È quasi comico.
più cresco, più vedo del mondo e più mi convinco che mettere in pratica l'espressione "ridere per non piangere" è l'unico rimedio alla pazzia
Hanno dovuto rilasciare i filmati delle body-cam degli assalitori per convincere che "guardate, siamo noi, siamo stati veramente noi! non gli ucraini, non gli americani!".... Poi, magari c'è davvero un mandante, un burattinaio. Mi risulta sempre facile immaginare (e semi-credere) a quelle teorie del tipo: la massoneria controlla il mondo, oppure: un consiglio di una dozzina di miliardari decide quando, dove e con chi dovrà scoppiare la prossima guerra, quando rilasciare il prossimo virus letale, quando scatenare il panico...
Stasera vado a teatro con mamma. Un legal ambientato nell'America centrale degli anni '50. Stato Contro Nolan.
Scrivo dalla mattina successiva.
Visto. Non male. La maggior parte degli attori veramente in gamba. Uno di loro, il più anziano, era molto credibile nella parte dell'avvocato difensore. A volte sembrava cercasse le parole proprio sul momento — e no, non perché non ricordasse il copione. Il procuratore invece era una donna con una voce limpida e ben impostata... troppo impostata. La sentivi recitare, e questo, per me, rompeva l'illusione.
A rompere, poi, ci si sono aggiunti anche gli altri spettatori; anziani per la maggior parte, che tossivano e facevano versi strani, che scartavano caramelle per la gola e poi giocavano con la carta, una signora accanto a me che giocava con l'orologio al polso, apriva e chiudeva e riapriva e richiudeva, click e clack e clack e click... Che nervi!
Il fatto è che il teatro era pure piccolo, e ogni suono sembrava venisse amplificato. Spero che gli attori non se ne siano accorti. Ho provato second hand embarrassment, complice anche il fatto di essere lo spettatore più giovane — sentivo come di dovermi comportare nella miglior maniera possibile per bilanciare la strafottenza di alcuni di quei vecchi, per trasmettere agli attori (che spesso ci guardavano negli occhi, essendo noi la giuria del processo) un sentimento di complicità. Volevo far capire loro che io c'ero, che li guardavo con interesse, che anche a me davano fastidio quei rumori e mi dispiaceva e ...
Ho letto più di metà libro in una giornata. Mi piace la scrittura di King, mi trascina.
Ho dovuto interrompere verso le 10 di sera perché ho sentito un rumore e credevo fosse in casa, mi sono addirittura alzato per controllare le varie stanze, e invece era fuori, forse proveniva dalla palazzina di fronte.
È il primo libro che leggo e mi spaventa davvero.
Ho per anni pensato che King fosse uno scrittore di horror e invece è uno scrittore e basta. Anche di horror, sì, e forse i suoi lavori più famosi sono di questo genere ma molti altri sono narrativa "normale". Voglio leggerne altri. The Dome mi ha appassionato molto. Voglio provare con IT, Il miglio verde, The Shawshank redemption, Carrie, ...